Apple, Walmart, Tiffany, Target, Best Buy, cos’hanno in
comune questi marchi? Pur molto diversi fra loro per settore merceologico e per
modello di business, tutti hanno adottato la formula del pickup-store, un modello di commercio molto diffuso negli Stati
Uniti che si sta affermando anche in Europa.
La vendita on-line e il ritiro della merce in un luogo
fisico, chiamato, appunto, pick-up store, è una variante dell’e-commerce che, a
sua volta, rappresenta l’evoluzione web della vendita per corrispondenza
tradizionale.
Occorre risalire al 1872, quando, negli Stati Uniti, Aaron
Montgomery Ward introdusse il primo catalogo composto da 163 articoli che, in
pochi anni, crebbe a dismisura e si diffuse al punto da essere definito libro dei desideri.
Gli emuli di Ward furono molti in tutto il mondo. In Italia,
il primo catalogo di vendita per corrispondenza fu realizzato nel 1880 da
Ferdinando Bocconi, fondatore dei magazzini Alle
città di’Italia, che poi diventeranno La
Rinascente. Il catalogo stagionale di Bocconi fu chiamato Album delle novità.
La storia del commercio a distanza affonda quindi le sue
radici in un mondo dove le comunicazioni avvenivano attraverso i corrieri e i
pochi negozi esistenti erano concentrati nei centri abitati più importanti.
L’e-commerce ha rivalutato la possibilità di comprare a distanza portando
virtualmente nelle nostre case qualunque genere di prodotto, senza barriere
geografiche.
Nell’era dei grandi centri commerciali, il problema
principale non è più la reperibilità della merce ma il tempo necessario al suo
acquisto. È qui che l’e-commerce offre grandi vantaggi anche nell’acquisto dei
beni di consumo quotidiani.
L’acquisto on-line che prevede la spedizione della merce al
domicilio dell’acquirente è molto comodo per chi ha qualche familiare sempre
presente in casa, un servizio di portineria oppure un recapito lavorativo dove ricevere
i prodotti acquistati. Laddove ciò non è possibile, questa formula diventa poco
praticabile e l’unica alternativa alla consegna a domicilio diventa il pick-up
store, cioè un punto fisico che l’acquirente sceglie come luogo per il ritiro
della merce ordinata on-line.
In questo modo, si uniscono i vantaggi della selezione dei
prodotti fatta comodamente dal proprio dispositivo preferito, fisso o mobile
che sia, con la rapidità del ritiro che avviene in pochi istanti presso il
punto più comodo.
Chronodrive ha portato anche in Italia la formula del
pick-up store secondo il principio del drive-through,
si arriva con l’automobile e si attraversa la barriera d’ingresso dove si
digita il proprio codice cliente che attiva il personale per la consegna della
spesa direttamente nella propria auto. Per questa modalità di ritiro si parla
di spesa drive.
Se marchi come quelli citati all’inizio del post, e molti
altri, hanno integrato nel loro modello commerciale la modalità del pick-up
store, è chiaro che si tratta di una soluzione che sta conquistando la fiducia
dei clienti e che, molto probabilmente, si diffonderà anche in Italia.
Chronodrive, che fa parte del Gruppo Auchan, crede in questo
futuro e offre ai suoi clienti la possibilità di verificare la comodità della spesa drive attraverso il sito
www.chronodrive.it.
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Buy online. Pick up at any Apple Store |
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La pagina che descrive il servizio Best Buy |
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Come opera il servizio Target |
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La pagina che descrive il servizio Tiffany |
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Il servizio pick up secondo Walmart |
Chronodrive on-line:
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